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1964 GALLERIA D'URSO MOSTRA PERSONALE | ![]() | Questa mostra è voluta dagli amici di Ercole Salvatore Aprigliano; più propriamente si dovrebbe dire imposta al pittore per celebrare in consapevole letizia i suoi cinquanta anni di dimestichezza con pennelli e tavolozze. L'idea di questo festoso consuntivo ha vinto la congenita ritrosia dell'artista.Nel vivace battagliero cenacolo degli artisti spezzini, ritornati al luminoso loro golfo dopo la parentesi bellica del 1915-18, Aprigliano era detto « il candido ». Le dure come le futili esperienze della guerra non avevano mutato il suo animo e tanto meno il suo modo di dipingere. A voler più acutamente approfondire si dovrebbe ammettere come la sua spensierata serenità si fosse leggermente velata di amarezza che si rivelava nel pittore in certo suo accentuare di segni, conseguenti, probabilmente, all'incisività propria della tecnica dello xilografo, attività nella quale Aprigliano ha confermato la sua personalità raccogliendo larghi consensi (* ). |